Sono un buon giocatore?
+4
Suna
Fealoro
emicranio
Leandro
8 partecipanti
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Re: Sono un buon giocatore?
beh che dire... prediligo una risoluzione rapida mi piace un po' di pathos ma solamente nelle scene di conflitti verbali, me ne sbatto il Vazzo se un giocatore vuole descrivere il suo combattimento nei minimi termini perché vuole sentirsi figo... in media in una sessione siamo in 4-5 a giocare se devo aspettare un quarto d'ora per persona prima di agire in un combattimento perche questo deve sentirsi figo agli occhi degli altri e avere un assenso generale... beh mi alzo e me ne vado
che dire ultimamente sono sempre meno tollerante :/
che dire ultimamente sono sempre meno tollerante :/
Ultima modifica di Whitedreamer il Gio Apr 30, 2009 2:26 pm - modificato 1 volta.
Whitedreamer- Età : 43
Data d'iscrizione : 16.03.09
Re: Sono un buon giocatore?
Porna Zuttana Whitedreamer non scrivere più Princhia o Vazzo che questo è un forum per cristiani ortodossissimi! Altrimenti come dice El Cairo: "co te banno mi, non soeo te banno ma i vien anka torte casa"!
Zooantropo- Mod
- Età : 42
Location : SML
Data d'iscrizione : 11.03.09
Re: Sono un buon giocatore?
Beh ma scusa, mi poni l'interpretazione e le atmosfere al di sopra delle regole e poi mi dici che vuoi dichiarazioni stringate durante un momento clue quali sono i conflitti?
Re: Sono un buon giocatore?
interpretare e ed essere prolisso non è la stessa cosa
Whitedreamer- Età : 43
Data d'iscrizione : 16.03.09
Re: Sono un buon giocatore?
Whitedreamer ha scritto:interpretare e ed essere prolisso non è la stessa cosa
Ottimo questo è il punto al quale volevo arrivare!
Continuiamo col contradditorio, grazie...
Leandro- Admin
- Data d'iscrizione : 10.03.09
Re: Sono un buon giocatore?
ok a questo punto vi chiedo un esempio di actual play in cui avete provato questo fastidio per la prolissità di un giocatore. Forse avevo capito qualcosa di diverso quando ho dato la mia precedente risposta...
Re: Sono un buon giocatore?
Io di esempi ne avrei, ma lascio a voi...
A pro della discussione riporto il seguente esercizio:
"Poi le luci girando al vicin colle,
dov'era il cespo che'l bel piè trafisse,
fermossi alquanto a rimirarlo, e volle
il suo fior salutar pria che partisse;
e vedutolo ancor stillante e molle
quivi porporeggiar, così gli disse:"
(Giovan Battista Marino - Adone - Canto 3)
"Si voltò verso la collina che aveva appena abbandonato alle sue spalle
dove vedeva il cespuglio che punse il bel piede di lei
e volendo salutare il rosso fiore ancora coperto di rugiada disse:"
"Guardò sulla collina dietro di lui, il cespuglio di rose rosse (questo era il loro colore dopo aver punto il piede di lei) e disse:"
Le tre proposte dicono la stessa cosa.
Partendo dal presupposto che la poetica del Marino è invidiabile, nel caso una descrizione del genere capitasse in un'avventura, qual è da ritenersi appropriata? Perchè?
A pro della discussione riporto il seguente esercizio:
"Poi le luci girando al vicin colle,
dov'era il cespo che'l bel piè trafisse,
fermossi alquanto a rimirarlo, e volle
il suo fior salutar pria che partisse;
e vedutolo ancor stillante e molle
quivi porporeggiar, così gli disse:"
(Giovan Battista Marino - Adone - Canto 3)
"Si voltò verso la collina che aveva appena abbandonato alle sue spalle
dove vedeva il cespuglio che punse il bel piede di lei
e volendo salutare il rosso fiore ancora coperto di rugiada disse:"
"Guardò sulla collina dietro di lui, il cespuglio di rose rosse (questo era il loro colore dopo aver punto il piede di lei) e disse:"
Le tre proposte dicono la stessa cosa.
Partendo dal presupposto che la poetica del Marino è invidiabile, nel caso una descrizione del genere capitasse in un'avventura, qual è da ritenersi appropriata? Perchè?
Leandro- Admin
- Data d'iscrizione : 10.03.09
Re: Sono un buon giocatore?
Leandro ha scritto:
Le tre proposte dicono la stessa cosa.
Partendo dal presupposto che la poetica del Marino è invidiabile, nel caso una descrizione del genere capitasse in un'avventura, qual è da ritenersi appropriata? Perchè?
come fai a dirlo senza contestualizzare il tutto all'interno del gruppo in cui giochi, dal gioco a cui giochi e dalla situazione che vuoi creare
gruppo: ci sono gruppi che preferiscono parlare sempre in terza persona e non fare mai dialoghi diretti. che parlano poco in character ma solo per descrizioni. magari perché uno o più componenti del gruppo non se la sentono di parlare in prima persona. magari per timidezza o magari perché lo stile non li si addice. altri invece narrano solo in character e spesso non si dilungano nelle descrizioni per mantenere l'attenzione sul discorso diretto e scevro da troppe narrazioni accessorie.
in realtà ai fini del gioco spesso ottengono lo stesso risultato. ergo il grupo divrebbe accordarsi prevendtivamente per uno non mettere a disagio qualcuno, due mantenere una coerenza interna che a lungo andare migliora le sessioni perché non ci sono troppi sbalzi di ritmo e si mantiene l'uniformità
gioco: ogni gioco ha una sua ambientazione e quindi si porta dietro un mood che potrebbe essere meglio seguire. se voglio rappresentare bene una sessione di vampiri anziani magari parlare arcaico o raccontare tutto in termini diciamo "stile settecento" mi può aiutare ad entrare nell'ambientazione. Polaris ad esempio si presta molto ad uno stile racconto epico in cui benché si usino (se si vuole) i discorsi diretti sta molto bene una narrazione in terza persona. uno stile colloquiale si addice meglio a cyberpunk penso
insomma io credo che il modo di narrare debba aiutare il gruppo ad avere una visione uniforme dell'abiente che si sta ccreando nel gioco. nel senso che se tutti i giocatori riescono ad immaginare le cose nello stesso modo il gioco ne risentirà in modo favorevole eliminando le discrepanze. quindi ben venga un modo di "narrare le cose" che più riesca a far entrare tutti nello stesso stao di idee
inoltre meglio più dettagli che meno dettagli. questo sempre per lo stesso motivo e anche perché più dettagli si introducono più si da spazio agli altri per inseririrsi e si aiuta ognuno a calarsi nella situazione
evitare l'inutile. andare sempre al nocciolo. secondo me meglio descrivere nei dettagli un gioco di sguardi che l'araldica della stanza se la scena verte su una sfida tra due persone.
cioé niente inutilità perché almeno io mi distraggo facilmente e quindi se una cosa mi pare solo un di più mi annoio subito (spesso se sono narratore faccio il contrario, ma s sa che ognuno è buono a predicare bene e razzolare male)
ciao a tutti
non so se ho risposto a Leandro, ma ci ho provato
Antonio- Età : 43
Location : Padova
Data d'iscrizione : 27.04.09
Re: Sono un buon giocatore?
antonio ha scritto:
come fai a dirlo senza contestualizzare il tutto all'interno del gruppo in cui giochi, dal gioco a cui giochi e dalla situazione che vuoi creare
Esattamente questo!
La narrazione non può essere decontestualizzata!
Premesso che dovrebbe essere più apprezzato il giocatore che fa dire in prima persona al personaggio cosa fa (es: "mi volto e guardo") piuttosto che il giocatore che dice "il mio personaggio fa" (es: "il mio personaggio si volta e guarda"), una delle discriminanti tra prolissità e narrazione (come dice giustamente Whitedreamer: "non sono la stessa cosa" cioè
) sta proprio in cosa (o che personaggio) stiamo giocando.antonio ha scritto:evitare l'inutile. andare sempre al nocciolo.
Se gioco un'ambientazione dove il punto centrale è l'ampollosità barocca preferirò chi parla alla Giovan Battista Marino, se gioco un'Armata Brancaleone mi aspetto che il giocatore dica qualcosa del tipo "riguarda la rosa sul collino" e tenda a sgrammaticare (magari non sempre, ma il minimo per creare l'atmosfera sì) e così via. Se sto combattendo e voglio tenere alto il ritmo, rappresentando la frenesia della sfida, eviterò di parlare dei luccichii della mia arma al chiaro di luna, se magari però sono in una scena di suicidio rituale (harakiri; seppuku) allora ci può stare.
Altro da aggiungere? Contrarietà? Altrimenti apro un nuovo fronte di discussione sempre sul concetto di buona interpretazione.
Leandro- Admin
- Data d'iscrizione : 10.03.09
Re: Sono un buon giocatore?
dopo aver letto tutta la discussione posso dire che a mio parere le cose vanno divise a seconda di quello che sista facendo.
se sei in una sparatoria nn ritengo necessario ne utile descrivere ogni tuo movimento in modod ettagliato, gli incontri hanno di per se un ritmo incalzante e quindi li si deve rendere fluidi altrimwnti si dilungano troppo.
invece se (faccio un esempio che ulimamente capita spesso nel mio gruppo), gli investigatori stanno concertando su cosa fare e su quali deduzioni seguire lascio pure che parlino anche x quarti d'ora e che poi mi descrivano minuziosamente cosa vogliono fare, questo perchè in quel momento crei (sempre secondo me) quel tipo di interpretazione che rende bello il gioco.
spero di essere stato soddisfacente
se sei in una sparatoria nn ritengo necessario ne utile descrivere ogni tuo movimento in modod ettagliato, gli incontri hanno di per se un ritmo incalzante e quindi li si deve rendere fluidi altrimwnti si dilungano troppo.
invece se (faccio un esempio che ulimamente capita spesso nel mio gruppo), gli investigatori stanno concertando su cosa fare e su quali deduzioni seguire lascio pure che parlino anche x quarti d'ora e che poi mi descrivano minuziosamente cosa vogliono fare, questo perchè in quel momento crei (sempre secondo me) quel tipo di interpretazione che rende bello il gioco.
spero di essere stato soddisfacente
Argaille- Data d'iscrizione : 26.07.09
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