New wave e Classici
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Suna
Leandro
Grifone
7 partecipanti
New wave e Classici
Parto da una domanda di Mirime qui.
http://utopia.forumattivo.net/gdr-f4/dd-4e-reclutamento-t165-15.htm#3589
Regola zero = Il master è potenzialmente onnipotente
Fondamentalmente i New Wave sono i GDR senza regola zero e creati per gestire specificatamente un certo tipo di storia
Avventure in prima Serata, Elar, Grandi Dei Orchi sono New Wave
Gradi dei Orchi ad esempio favorisce la creazione di una storia "brutale e orchesca"
I GDR classici prevedono la regola zero è hanno una struttura di gioco "da romanzo" che vuole il master-autore e i personaggi dei giocatori protagonisti della storia.
D&D 3a Ed. 5 Rings, Richiamo di Cthuluh d100 sono Classici.
New wave e classici sono terminologie italiane, all'estero ne usano altre.
http://utopia.forumattivo.net/gdr-f4/dd-4e-reclutamento-t165-15.htm#3589
Regola zero = Il master è potenzialmente onnipotente
Fondamentalmente i New Wave sono i GDR senza regola zero e creati per gestire specificatamente un certo tipo di storia
Avventure in prima Serata, Elar, Grandi Dei Orchi sono New Wave
Gradi dei Orchi ad esempio favorisce la creazione di una storia "brutale e orchesca"
I GDR classici prevedono la regola zero è hanno una struttura di gioco "da romanzo" che vuole il master-autore e i personaggi dei giocatori protagonisti della storia.
D&D 3a Ed. 5 Rings, Richiamo di Cthuluh d100 sono Classici.
New wave e classici sono terminologie italiane, all'estero ne usano altre.
Grifone- Data d'iscrizione : 13.11.09
Re: New wave e Classici
...that's a so boring thing...not always true not always right...
anyway...
ricordo di non esprimere giudizi sulle due tipologie di giochi, ma solo le eventuali differenze, tra l'altro già profondmente discusse da altre parti nel forum. Ad ogni modo va sempre bene riprenderle sentendone la necessita.
anyway...
ricordo di non esprimere giudizi sulle due tipologie di giochi, ma solo le eventuali differenze, tra l'altro già profondmente discusse da altre parti nel forum. Ad ogni modo va sempre bene riprenderle sentendone la necessita.
Leandro- Admin
- Data d'iscrizione : 10.03.09
Re: New wave e Classici
...that's a so boring thing...not always true not always right...
anyway...
Io una cosa più neutra di così che non scontenti qualcuno non saprei inventarmela ^_^
Grifone- Data d'iscrizione : 13.11.09
Re: New wave e Classici
Non era diretto a te Grifone, anzi.
E' una di quelle tecniche del tipo non è ancora successo niente, ma lo dico come fosse già successo...
Prevenire meglio che curare!
E' una di quelle tecniche del tipo non è ancora successo niente, ma lo dico come fosse già successo...
Prevenire meglio che curare!
Leandro- Admin
- Data d'iscrizione : 10.03.09
Re: New wave e Classici
Grifone ha scritto:Fondamentalmente i New Wave sono i GDR senza regola zero e creati per gestire specificatamente un certo tipo di storia.
Non solo: sono anche giochi che promuovono creative agenda coerenti, ovvero che danno una precisa direzione su cosa debba essere l'esperienza di gioco (esploriamo un tema? la buttiamo sul ridere? ci gasiamo a fare i fighi? giochiamo di tattica?).
Questa tua definizione ha il difetto di non tener conto dei giochi classici che non prevedono la regola zero, ovvero fondamentalmente qualsiasi gioco pre-white wolf.
D&D non ha mai previsto la regola zero finché la terza edizione non ha fatto quel casino di regole contraddittorie tali per cui un master DOVEVA fare un po' di ordine, ma anche lì non è che il gioco ti invitasse a ignorare le regole, specie se giocavi con il set base e poche espansioni.
Infatti...
Grifone ha scritto:I GDR classici prevedono la regola zero è hanno una struttura di gioco "da romanzo" che vuole il master-autore e i personaggi dei giocatori protagonisti della storia.
è falso perché fa di tutta un'erba un fascio. Non tutti i giochi la prevedevano, anzi nei primi quindici anni di giochi di ruolo l'idea non passava nemmeno per la mente dei game designer. E a dirla tutta, nemmeno durante gli anni novanta è sempre vera la questione "master=autore" e "giocatori=spettatori o poco più". Esempio: Ars Magica.
Non capisco la tua definizione di "struttura di gioco da romanzo che vuole master autore e personaggi dei giocatori protagonisti della storia". Autore di cosa? E i personaggi dei giocatori non sono sempre e comunque protagonisti, anche nei giochi coerenti e derivati dalla teoria forgista?
Grifone ha scritto:New wave e classici sono terminologie italiane, all'estero ne usano altre.
Meglio: non ne usano, perché classificare in categorie così ampie rende la classificazione contraddittoria e quindi falsa. Vedi su story games (che frequento e che riunisce giocatori di giochi pre- e post- Big Model).
Comunque, si è già cercato di gettare un po' di luce su termini e definizioni, basta dare un'occhiata in giro per questa sezione di forum. Non sempre le spiegazioni sono esaurienti, anche perché la mia comprensione della teoria era incompleta allora quasi quanto lo è adesso. Domon e Antonio in questo mi hanno aiutato.
Vorrei rimandare a un topic di Moreno su Gente Che Gioca che andava a toccare proprio questo problema delle definizioni fuorvianti, ma non ne condivido i toni, quindi mi astengo.
Re: New wave e Classici
^_- Non hai letto bene, non ho usato la definizione di NW di GDRItalia
creati per gestire specificatamente un certo tipo di storia. = sono anche giochi che promuovono creative agenda coerenti
Sono la stessa cosa alla fine solo che "un certo tipo di storia" è più chiaro a tizio che passa rispetto a creative agenda, per farsi un idea.
All' estero viene usato Indy che crea pure più confusione.
Sulla regola zero, magari non c'era ma sin da Gary Gigax veniva usata (le regole sull' uso delle aste di legno lunnghe 3 metri non c'erano in D&D base, ma pare che specchietti, aste di legno da 3 metri e altro erano indispensabili per sopravvivere ad avventure di Gary).
Più che eliminare i due termini andrebbero perfezionati, e magari andrebbe aggiunto il termine intermedio per quelli che restano.
La domanda però era "che significano questi termini" e a quello ho risposto
Ti rendo onore per non aver linkato quel topic.
creati per gestire specificatamente un certo tipo di storia. = sono anche giochi che promuovono creative agenda coerenti
Sono la stessa cosa alla fine solo che "un certo tipo di storia" è più chiaro a tizio che passa rispetto a creative agenda, per farsi un idea.
All' estero viene usato Indy che crea pure più confusione.
Sulla regola zero, magari non c'era ma sin da Gary Gigax veniva usata (le regole sull' uso delle aste di legno lunnghe 3 metri non c'erano in D&D base, ma pare che specchietti, aste di legno da 3 metri e altro erano indispensabili per sopravvivere ad avventure di Gary).
Più che eliminare i due termini andrebbero perfezionati, e magari andrebbe aggiunto il termine intermedio per quelli che restano.
La domanda però era "che significano questi termini" e a quello ho risposto
Ti rendo onore per non aver linkato quel topic.
Ultima modifica di Grifone il Mar Dic 22, 2009 10:05 pm - modificato 1 volta.
Grifone- Data d'iscrizione : 13.11.09
Re: New wave e Classici
Io, azzardando la mia piccola risposta ignorante, direi che:
"Possiamo definire new-wave tutti i giochi che non sono classici"
...e che:
"I giochi classici sono quelli che seguono una certa impostazione (questa devo definirla meglio, lo so) ed hanno una maggioranza di elementi che sono in comune con i primi giochi di grande diffusione: un master, un'evoluzione del personaggio programmabile (faccio questa classe, mi preparo per quel cammino, sogno di arrivare a prendere quel potere, etc.), task resolution, non me ne vengono in mente altri.".
Quanto ci sto andando lontano, ragazzi?
PS: si chiama Gary E. Gigax, riposi in pace. E le sue stanze con trappola e porta segreta (diverse consecutive, a quanto pare) erano generalmente troppo corte per permettere l'uso di aste.
Non conosco tuttora regolamenti ufficiali su cosa succeda quando uno usa l'asta. Forse prove di forza per spingere il pavimento? E se sì, un 1 naturale rompe l'asta?
"Possiamo definire new-wave tutti i giochi che non sono classici"
...e che:
"I giochi classici sono quelli che seguono una certa impostazione (questa devo definirla meglio, lo so) ed hanno una maggioranza di elementi che sono in comune con i primi giochi di grande diffusione: un master, un'evoluzione del personaggio programmabile (faccio questa classe, mi preparo per quel cammino, sogno di arrivare a prendere quel potere, etc.), task resolution, non me ne vengono in mente altri.".
Quanto ci sto andando lontano, ragazzi?
PS: si chiama Gary E. Gigax, riposi in pace. E le sue stanze con trappola e porta segreta (diverse consecutive, a quanto pare) erano generalmente troppo corte per permettere l'uso di aste.
Non conosco tuttora regolamenti ufficiali su cosa succeda quando uno usa l'asta. Forse prove di forza per spingere il pavimento? E se sì, un 1 naturale rompe l'asta?
Re: New wave e Classici
Su Gary E. Gigax mi riferivo a discussioni vecchissime, dovrei cercarmele.
Andando oltre quel che ho scritto sopra ci sono solo discussioni, il termine è giovane e "deve farsi".
New Wave serve? Si, nel momento in cui si mette in un unico pentolone qualcosa (i giochi "vecchi") vengono automaticamente messi nel pentolone gli altri con un palese legame, fa parte della natura umana riorganizzare.
Personalmente provando NW e masterizzandone uno ho percepito che la categorizzazione è insufficente e ho pensato di aprire una discussione per definire meglio le "famiglie" ma adesso non otterrei nulla per il clima presente in giro.
Andando oltre quel che ho scritto sopra ci sono solo discussioni, il termine è giovane e "deve farsi".
New Wave serve? Si, nel momento in cui si mette in un unico pentolone qualcosa (i giochi "vecchi") vengono automaticamente messi nel pentolone gli altri con un palese legame, fa parte della natura umana riorganizzare.
Personalmente provando NW e masterizzandone uno ho percepito che la categorizzazione è insufficente e ho pensato di aprire una discussione per definire meglio le "famiglie" ma adesso non otterrei nulla per il clima presente in giro.
Grifone- Data d'iscrizione : 13.11.09
Re: New wave e Classici
Zachiel ha scritto:
"I giochi classici sono quelli che seguono una certa impostazione (questa devo definirla meglio, lo so) ed hanno una maggioranza di elementi che sono in comune con i primi giochi di grande diffusione: un master, un'evoluzione del personaggio programmabile (faccio questa classe, mi preparo per quel cammino, sogno di arrivare a prendere quel potere, etc.), task resolution, non me ne vengono in mente altri.".
Quanto ci sto andando lontano, ragazzi?
andava bene se non dicevi "evoluzione del personaggio programmabile" mettendo questa definizione ti riferisci a D&D, Rolemaster, (più in specifico a tutti i giochi a livelli di sicuro, e anche ad altri non), Cthulhu D100 di certo non è programmabile ma l'evoluzione del pg c'è... eccome se c'è...
basta levare la parola programmabile
Whitedreamer- Età : 43
Data d'iscrizione : 16.03.09
Re: New wave e Classici
Grifone ha scritto:
Personalmente provando NW e masterizzandone uno ho percepito che la categorizzazione è insufficente e ho pensato di aprire una discussione per definire meglio le "famiglie" ma adesso non otterrei nulla per il clima presente in giro.
rimandendo solo sul termine NW ... anche la definizione di famiglie è molto molto molto insufficiente
la cosa migliore è parlare di giochi
parlare di Annalise
parlase di AIPS
parlare di Cani nella Vigna
parlare di D&D4E
parlare di GURPS
parlare di Vampiri
confrontare singoli giochi o singole meccaniche comuni a più giochi... ogni generalizzazione è quantomeno insufficiente e fuorviante e fonte di solito di eterne discussioni con poco risultato
imho .... e chi non è daccordo non lo ospito più a casa :D:D:D:D:D:D:D
Antonio- Età : 43
Location : Padova
Data d'iscrizione : 27.04.09
Re: New wave e Classici
come dice Antonio
va bene specificare cosa si intende per NW visto che ogni tanto scappa, ma facciamo così, usiamolo il meno possibile!
A Utopia abbiamo fatto Giochi di Ruolo, nessuna distinzione. Se ci sono problemi sono nei confronti di un regolamento, non nei confronti di una categoria.
LE famiglie si possono fare sulla base delle meccaniche che utilizzano i vari giochi, ma ne vale veramente la pena? Non è meglio parlare direttamente del singolo gioco?
la cosa migliore è parlare di giochi
parlare di Annalise
parlase di AIPS
parlare di Cani nella Vigna
parlare di D&D4E
parlare di GURPS
parlare di Vampiri
va bene specificare cosa si intende per NW visto che ogni tanto scappa, ma facciamo così, usiamolo il meno possibile!
A Utopia abbiamo fatto Giochi di Ruolo, nessuna distinzione. Se ci sono problemi sono nei confronti di un regolamento, non nei confronti di una categoria.
Personalmente provando NW e masterizzandone uno ho percepito che la categorizzazione è insufficente e ho pensato di aprire una discussione per definire meglio le "famiglie" ma adesso non otterrei nulla per il clima presente in giro.
LE famiglie si possono fare sulla base delle meccaniche che utilizzano i vari giochi, ma ne vale veramente la pena? Non è meglio parlare direttamente del singolo gioco?
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