[Misspent Youth - PBF] Rage - Terza scena

Siamo alla Terza Scena: Heating Up
E' una scena importante, in cui mettete all'opera il vostro piano, cercando di ricordarvi di tutto ciò che è in azione.

Di nuovo uno di voi deve introdurre gli elementi di questa scena:

Ciascun giocatore, compresa l'Autorità, cioè io, avrà una scena in cui descriverà brevemente i seguenti ingredienti per il framing:
-quale Domanda agli amici oppure quale Figura d'Autorità sarà presente o coinvolta nella scena
-cosa succede al momento di partire. I primi 5 secondi, dove sono i vostri personaggi, cosa stanno facendo.

Dato che ha vinto l'ultimo scontro il turno va ad Antonio.

Faccio di nuovo una ricapitolazione: http://utopia.forumattivo.net/play-by-forum-f11/misspent-youth-pbf-rage-against-the-machine-t144-15.htm#3440

In particolare:

Figure d'autorità
Il preside lobotomizzato dell'istituto dove studia Erik, per ordine delle macchine deve controllare con pugno di ferro la scuola e ha punito Erik diverse volte (anche in modo duro) perchè lo considera "difficile" a priori.

Il responsabile del laboratorio dove lavorava Houstin, che non ha più visto da quando ha combinato il pasticcio per cui è ricercato

Il primo direttore di Jason. Lui l'aveva convinto a pubblicare un suo libercolo senza che realizzasse l'effettivo impatto delle cose scritte e questo gli ha creato diversi problemi.

Domande
Per Erik:
"Quale credi che sia il motivo per cui i tuoi compagni di scuola si divertono a perseguitarti?"
"per il mio carattere, loro sanno che tipo sono e faccio loro paura.....meglio pestare in gruppo quello che ti spaventa piuttosto che cercare di affrontarlo normalmente, ma a me importa poco....il più forte sono io"

Per Jason:
"perchè quella volta che mi hai visto uscire dalla finestra dell'ufficio del direttore con in mano i compiti non mi hai denunciato? in fondo a te non servivano e non mi avevi mai parlato prima."
"perché il furto è il primo passo verso l'autodeterminazione ovviamente e anche perché un uomo con qualcosa da nascondere è un uomo molto più disposto a venire incontro a proposte non conformi al suo volere"

Per Houstin:
"perché durante l'ultima manifestazione non hai sparato al "poliziotto" che ti dava le spalle lasciandogli la possibilità di arrestare Mik?!?"
"Ragioni troppo per luoghi comuni, Jason. Il fatto che io abbia una pistola non comporta che la sappia usare. E infatti non so usarla. La tengo con me da quando qualcuno mi ha fatto promettere di tenerla perché mi sarebbe servita. E io mantengo le promesse"

Antonio tocca a te!

PS ovviamnete la figura d'autorità può essere di nuovo il direttore se lo vuoi.

ANTONIO SECONDA CONVOCAZIONE

verooooo!

Io propongo una scena di irruzione nel vecchio laboratorio di houstin dove ci sono racchiusi dei macchinari da usare modificare il chip precedentemente estratto dal mio ex direttore

oppure una scena con il mio ex direttore e Houstin che gli sta estraendo il chip senza ucciderlo

la prima è più di azione e potrebbe far reincontrare Houstin con il precedente padrone di laboratorio

Per me nessun problema se volete saltare la scena del togliere il chip, facciamo che l'avete fatto e passate al laboratorio

un dover rubare cose in quel laboratorio potrebbe far rivedere a Houstin momenti del passato e il suo precedente padrone

inoltre potrebbe metterlo a confronto con la sua riluttanza ad usare le armi

l'idea del laboratorio mi piace...ma nel piano non dovevamo estrerre il cip, ma scoprire queli "imput" lo disattivano dall'esterno (ricordate che Houstin ha detto che, non essendo un chirurgo, non ha nessuna intenzione di estrarre cip dalla testa della gente?)

giusto, ma comunque la scena nel laboratorio la possiamo fare lo stesso, mi sembrqa una buone idea per introdurre il direttore

quello che volevo dire anche io

antefatto: abbiamo portato il mio direttore al laboratorio casalingo di houstin e lo abbiamo sedato per preparare il da farsi ma il discorso si è fatto più arduo e houstin a dovuto ammettere che senza una certa strumentazione che a lui serve e che è nel suo vecchio laboratorio non si può fare nulla

quindi siamo andati a prenderla

la scena la vedrei però non tanto su l'assalto quanto su la scoperta da parte dei pg di un mondo che solo Houstin conosce e che è terribile. il laboratorio che fa rabbrividire il nostro compagno, la sua eventuale scelta di tornare là chissà per quale possibile patto

quindi direi che siamo già entrati o che l'entrata è facile, ma il prendere l'attrezzatura potrebbe richiedere problemi e anche il dover fronteggiare i fantasmi del passato

inoltre mi piacerebbe puntare sulla domanda do houstin... questa sua non voglia di sporcarsi le mani (era un po' quello il senso della mia domanda: cosa sei disposto a fare per salvare i tuoi compagni?)

scusate se sono stato prolisso ma via forum meglio dire subito tutto

adesso non ho ben capito come si struttura la scena e il suo framing ?!?

ci sto...è figo!

Direi che la Scena e il Framing sono fatti.

Siete entrati nel vecchio laboratorio di Houstin, senza troppi problemi. Un vecchio pass elettronico ancora attivo ha fatto al caso vostro, e senza troppe domande riuscite ad arrivare al magazzino del laboratorio. E' giorno di riposo, nessuno nei paraggi, ma per Houstin quei macchinari non sono semplici ammassi di metallo...

Houstin si accorse di avere freddo, e non si trattava chiaramente di un problema di temperatura.
Dal momento in cui era entrato lì, il cip di condizionamento aveva cominciato a dargli fastidio, si sentiva uno strano stato addosso, come di quando si ha un principio di febbre.
Era stato condizionato perfettamente per lavorare lì: quello era stato il suo destino fin da quando, nelle scuole primarie, il suo insegnante aveva scoperto che era inutile tenerlo tra i suoi coetanei, che poteva essere passato al livello di istruzione successivo.
Sapeva bene che - così come quando era riuscito a scappare - il violare quel comando, il fare qualcosa di illecito là dentro gli sarebbe costato un prezzo in dolore molto alto...Inoltre aveva paura. Paura che li scoprissero, paura che succedesse qualcosa ai suoi compagni...
Non avrebbe voluto arrivare ad entrare lì: quello era un laboratorio goverantivo, non la redazione di un giornale...Non era probabile che la passassero altrettanto liscia.
Si avvicinò a una vetrina che conteneva strani strumenti elettronici.
"Sugli artmadietti c'è un sistema di allarme e la password cambia automaticamente: solo il direttore la sa. Ora proverò a aprirlo con un trucchetto, ma occhio, se succede qualcosa abbiamo pochi minuti prima che la sicurezza sia qui, quindi ci diamo alla fuga e al diavolo il piano, ok?"

"non so quanto ci tempo avremo prima che arrivino a prenderci e scatta l'allarme, tranquillo Houstin non ho mai visto nessuno bravo come te e non sono stato solo sopra i libri negli ultimi anni ... chiudi gli occhi fai un bel respiro e spegni quel coso" gli dico appoggiandogli una mano sulla spalla

vado avanti o per voi il non far scattare l'allarme è già un conflitto?

per me no, il conflitto non parte, ma forse sono di parte

Fealoro?

Scusate, sono stato un po' preso dal lavoro.

Per me non c'e' ancora necessità di conflitto, quindi andate pure avanti con la narrazione..
vorrei intervenire più avanti...

Houstin cercò di fare davvero ciò che gli aveva consigliato Jason...ma non sapeva se quella dimostrazione di fiducia lo facesse stare bene o lo mettesse in ansia.
Fece un profondo respiro.
Ma non chiuse gli occhi. Chiudere gli occhi significava perdere per un attimo il controllo della realtà e lui non ci riusciva mai, nemmeno quando se lo poteva permettere.
La serratura scattò.
E l'allarme non si mise a suonare.
Houstin buttò fuori l'aria lasciandosi andare a sedere per terra.
"Fiuuuu...ho perso almeno un anno di vita!" commentò.
Poi aprì la borsa e cominciò a ficcarci dentro una serie di oggetti: con l'occasione prese anche un po' di cose che valutò potessero essere utili in altre circostanze, come un sistema per generare interferenze su certi tipi di impianti di condizionamento.

"E un generatore di interferenze di Guass-Schindler.." una voce gracchiante alle vostre spalle rimbomba nel silenzio del laboratorio. Proviene da una figura rannicchiata nell'ombra.
Con uno cigolío metallico la figura si avvicina.
"Houstin Green, hai un bel coraggio a farti vedere qui.."
Ora lo vedete alla fredda luce del neon. E' un vecchio rattrappito, chino su una carrozzina.
"..dopo quello che è successo..."
Ma quello che vi atterrisce è il cranio del vecchio, coperto da una serie di fili e grossi transistor, che penetrano nella pelle stessa in ferite suppurate
"...anche se forse è tempo che ti ringrazi"

Houstin sentì un brivido arrampicarglisi lungo la schiena, e, istintivamente, lasciò cadere la borsa ai suoi piedi.
La testa cominciò a fargli un male terribile e si portò una mano alla fronte come per proteggersi dal dolore.

OT/ ma è successo qualcosa che non so a questo tizio, vero? Non aveva questo aspetto quando lo conoscevo? Non mi sono spinta oltre a narrare perché non sapevo cos'hai in mente

OT/ infatti io non ho in mente niente, te l'ho buttata lì
aggiungi quello che ti sembra più interessante, oppure no, io riprendo da dove tu interromperai (oppure se qualcun altro vuole aggiungere qualcosa)

non ho la più pallida idea di cosa possa essergli successo...nè di cosa debba "ringraziare" Houstin... O_O
Speravo che avessi tu qualcosa in mente...

Io sono partito da questa tua descrizione:

Il responsabile del mio ex laboratorio, che non ho più visto da quando ho combinato il pasticcio per cui sono ricercato (dovrei decidere ancora cosa, però...)

Se tu hai in mente qualcosa, poi io lo ricollego al personaggio sulla carrozzina. Se invece vuoi lasciarmi carta bianca

Mmm...potrei lasciarti carta bianca...
altrimenti un'idea potrebbe essere che il mio direttore mi ha lasciato scappare e mi ha coperto...per quello poi è stato "riprogrammato" e trasformato in una mezza macchina...così mi sento in colpa...^^

"ma che c..... è quel coso? Houstin perchè dice che dovrebbe ringraziarti?" le parole uscirono dalla bocca di Erik senza che luio se ne rendesse conto......quello strano uomo-macchina lo aveva lasciato allibito, ed era una delle poche volte che gli era successo in vita sua.
Ora forse poteva cominciare a capire cosa temesse così tanto quel cervellone di Houstin....
OT/ scusatel'assenza ma pasqua richiama pranzi e grigliate.....vai Glendina, adesso è tutta tua XD